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Alla Scoperta della "vera" Narnia - Part 1

Writer's picture: mpasquini1981mpasquini1981

Una domenica di inizio settembre, conciliando la voglia di natura e di cammino ci dirigiamo verso l'affascinante e per lo più sconosciuta Narni.

Questa cittadina umbra deve la sua notorietà a non pochi e senza rilievo siti. Giungiamo a Narni Scalo, in tarda mattinata e la prima tappa è il ponte di Augusto, un ponte fatto erigere sulla via flaminia dalle dimensioni davvero importanti , utilizzato per attraversare il fiume risale circa al 27 a.C. e sorge proprio lungo la via Flaminia, voluta dal console Caio Flaminio per poter giungere fino a Rimini nel 220 a.C.

Intorno al 1053, a causa di una piena eccezionale, si è assistito ad un cedimento importante, il fascino decadente del ponte ha attratto numerosi esponenti della cultura ottocentesca, Narni dieviene una delle tappe del Gran Tour, insieme alla vicina Terni con le sue cascate, e accoglie gli artisti che volevano immortalare le vestigia romane e il dolce paesaggio, tra pittura e versi. Tra i più celebri Jean Baptiste Camille Corot, Il suo dipinto, raffigurante il ponte, si trova attualmente al Louvre di Parigi.


Oggi, il luogo, immerso nella natura incontaminata, ben si presta a lunghe passeggiate ed escursioni all'aria aperta da fare in famiglia o con gli amici. Infatti una lunga camminata di 12 km pianeggianti, ricavata da una vecchia strada ferroviaria ci porta attraverso due immense gallerie, nelle quali si trova refrigerio che sono anche illuminate, a Stifone, una frazione del comune di Narni, Nei suoi pressi sorgeva l'antico porto della città, nonché una struttura cantieristica presumibilmente utilizzata dai romani per la costruzione di grosse imbarcazioni, dell'antica navigabilità del fiume Nera si hanno notizie da Strabone e Tacito. Nelle vicinanze è stato scoperto il sito archeologico di un cantiere navale romano.

Tacito Annals (3:9)[9it ] Pisone attraversato il mare di Dalmazia ( attuale Adriatico) e lasciate le navi ad Ancona , per il piceno e poi per la via Flaminia (Via costruita nel 220 a.c. ad opera del console Gaio Flaminio) raggiunse la legione che dalla Pannonia veniva condotta a Roma , per essere poi inviata di guarnigione in Africa; fu oggetto di molti commenti il fatto che egli si fosse mostrato spesso negli schieramenti e durante la marcia. Da Narnia ( prendeva il nome dal fiume Nar oggi Nera) per non dare sospetti o forse perchè chi ha paura è incerto nel decidere, si fece portare lungo il corso del Nera , poi del Tevere, ed aggravò lo sdegno del popolo , perchè avendo preso terra vicino alla tomba dei Cesari ( mausoleo di Augusto), in pieno giorno , e mentre la riva era affollata, si erano avanzati lui una folta schiera di clienti, Plancina con un seguito di donne, entrambi con volto gioioso. Tra l'altro destò malevolenza l'apparato festivo della sua casa, dominante il foro, ed il ricevimento ed il banchetto: cose che tutti seppero essendo il luogo frequentatissimo.

Stifone era sin dal Medioevo noto per la numerosità dei suoi mulini ad acqua, di cui il più importante era noto come Mola Alberti, dal nome della famiglia proprietaria.

Grande importanza rivestì la ferriera pontificia, sorta per raffinare il minerale estratto dalle rocce del monte Santa Croce.

Un luogo che continua a vivere in simbiosi con le acque del suo fiume Nera o Nahar.

Fiume che ha dato anche il nome alla cittadina dopo la conquista romana: infatti il nome Narnia deriva dal Latino Naharna che letteralmente vuol dire terra del fiume.


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