Il Parco di Veio non smetterà mai di stupirci per i tesori naturalistici e archeologici che conserva. Eccoci al confine nord del parco nei pressi di Magliano Romano.
Il Borgo di Magliano Romano
L’origine del nome del paese di Magliano Romano è attribuita alla presenza di un Fundus Manlianus (podere di Manlio), presumibilmente il patrizio Manlio Capitolino che fu console della Repubblica Romana nel 342 a.C.. Ma la storia del territorio ha origini più antiche che ci riportano alla preistoria (Neolitico finale e età del bronzo) e al periodo etrusco-falisco (X-IV sec. a.C.). Il Borgo di origine medievale, conosciuto come Massa Maiana, Manlianus Casalis, Malleanum Pecoraresi, era compreso nei possedimenti del Monastero di S. Paolo a Roma; successivamente appartenne ai Conti di Anguillara, agli Orsini, ai Cesi, ai Chigi che lo tennero sino alla fine del XIX sec. quando fu acquistato dagli Arnaldi.
I Pozzalli
Come prima tappa facciamo visita a degli antichi cunicoli Etruschi, questi cunicoli detti Pozzalli sono una mirabile testimonianza del genio ingegneristico di questo antico popolo. La natura nei secoli ha impreziosito questa opera, ridonando a questo luogo un aspetto primordiale. Fra gli scorci più spettacolari, di questo luogo incantato, vi è un enorme foro circolare, dovuto probabilmente al cedimento di un cunicolo di servizio
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La Mola di Magliano
Altro splendido esempio del binomio uomo-natura è costituito dalle cascate della Mola di Magliano, seconda tappa della nostra visita. Siamo all'interno del Parco di Veio lungo il sentiero 211 che collega Magliano Romano a Campagnano, qui ritroviamo ben due spettacolari cascatelle e i resti dell'antica mola utilizzata per la macinazione del grano. L'intervento umano e quello delle forze della natura, che hanno scavato una piccola ma profonda forra, si fondono perfettamente e contribuiscono a creare quest' ambiente unico nel suo genere.
La Grotta degli Angeli
La chiesetta rupestre detta Grotta degli Angeli è dedicata al culto degli arcangeli Gabriele e Michele.
Essa è posizionata sul colle tufaceo del Casale in prossimità del centro storico di Magliano. Alcuni frati eremiti di provenienza orientale intorno al VI sec., sulle ceneri di una necropoli etrusco-falisca edificarono la prima cappella.
La prima notizia scritta risale al 1274-1280 ed è riportata nelle Rationes Decimarum Italiae. La visita apostolica del 1574 ne parla come di una chiesa importante.
Intorno al XII sec. la chiesetta venne affrescata con dei dipinti che ora sono conservati presso la chiesa di San Giovanni a Magliano Romano.
Il Nostro Percoso
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Siamo partiti dal parcheggio nel centro del Borgo di Magliano Romano, da qui siamo discesi per Via della Mola da cui continuiamo superato il fontanile fino al termine della strada. In questo punto scendiamo nella forra ad ammirare i Pozzalli, i cunicoli idraulici etruschi. Una volta visitati i cunicoli risaliamo sulla strada e superiamo un cancelletto, passiamo per diversi appezzamenti dedicati al pascolo delle mucche fino a salire a mezza costa sul Monte Cotto. Superato il monte Cotto discendiamo verso la Mola di Magliano seguendo un tratto del sentiero 211 del Parco di Veio. Una volta visitata la stupenda area della Mola, torniamo indietro verso Magliano Romano.
Nei pressi del paese facciamo una piccola deviazione per visitare la Chiesa Rupestre per la cui localizzazione suggeriamo di utilizzare la nostra traccia GPS, in quanto il sito non è segnalato e si trova immerso nella vegetazione. Come ultima nota dolente purtroppo questa ultima parte del percorso, oltre a non essere segnalata per quanto riguarda l’accesso alla chiesa, versa in uno stato di abbandono con numerose discariche abusive lungo i lati della strada.
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