top of page

Faggeta patrimonio dell'Unesco -Soriano del Cimino-Monte Cimino

Writer's picture: mpasquini1981mpasquini1981

Updated: Oct 26, 2021

Domenica 24 ottobre, per una gita fuori porta, una camminata di 5 km, per immergersi nella bellezza dei colori del bosco autunnale, non potevamo nn scegliere la faggeta di Soriano del Cimino

una faggeta spettacolare, i cui faggi sono i più alti d'Europa, il fascino non si riesce a descrivere, bisogna andare... si arriva al parcheggio del ristorante Baita, sempre pienissimo, conviene prenotare settimane prima, e inizia il percorso con pochissimo dislivello, la quantità di foglie sembra di immergere i piedi nella neve, si sale per un breve tratto e si arriva a delle rocce enormi che sembrano essere cadute li all'improvviso. I faggi sono altissimi sembra alzando lo sguardo di vedere degli enormi lunghi e affusolati grattacieli. Si ci reca sulla vetta del monte dove si trova una torre. Il monte Cimino è un vero e proprio vulcano che vanta due record: è il vulcano più antico del Lazio continentale (battuto soltanto dall’isola di Ponza) ed è anche il più alto, superando i 1000 mt di quota, l'attività del vulcano è terminata circa 90.000 anni fa. Passeggiando nella faggeta, le rocce che incontreremo sono costituite proprio da blocchi di questa antica lava.

Lo storico romano Livio descrisse la Selva Cimina come “la più impenetrabile e più spaventosa ….e fino a quel tempo nemmeno l’amor del guadagno aveva potuto determinare nessun mercante a penetrarvi”. Pellegrini e commercianti ne evitavano la coltre compatta che incuteva timore, e anche le legioni di Roma esitavano a penetrarvi per rincorrere il nemico durante le guerre etrusche. Oggi offre una rete di sentieri con un aspetto quasi incantato, tra gli imponenti alberi e i raggi di luce che penetrano la folta chioma degli altissimi faggi.


E’ soprattutto il faggio (Fagus sylvatica) a mostrare qui individui di dimensioni maestose, creando la cosiddetta “fustaia a cattedrale”. Alcuni esemplari di faggio raggiungono e superano i quaranta metri di altezza, creando quell’atmosfera solenne che tanto timore incuteva nei viaggiatori (ma anche negli eserciti) del passato. I grandi alberi, spesso dotati di cavità, costituiscono un habitat fondamentale per il rifugio, la riproduzione e la nutrizione di un gran numero di animali selvatici.


Al limitare del bosco di faggi si trova la rupe tremante o sasso menicante, meglio conosciuto agli abitanti del posto come sasso naticarello. Celebrato già da Plinio il Vecchio come “miracolo della natura”, è un grosso masso di trachite forma ovoidale di circa 8 metri di lunghezza e del peso di circa 250 tonnellate, sospeso in equilibrio su una sporgenza rocciosa del suolo, caratteristica che fa sì che possa essere fatto oscillare sensibilmente e in modo abbastanza agevole utilizzando un grosso bastone come leva .


Il Nostro Percorso
Il Nostro Video su Youtube


8 views0 comments

Recent Posts

See All

Comments


Join our mailing list

Thanks for submitting!

  • YouTube
  • Black Facebook Icon
  • Black Instagram Icon

© 2023 by The Mountain Man. Proudly created with Wix.com

bottom of page