Ci troviamo all'interno di una profonda forra, scavata dal Rio Fratta, alle pendici di borgo di Corchiano.
Basterebbe da sola la vista dal basso del paese abbarbicato su uno sperone tufaceo ad incantarci, ma lungo una forra nascosta nel bosco troviamo scroscianti cascatelle, maestose vie cave, misteriosi ambienti ipogei e una florida vegetazione e lungo il percorso verrete accompagnati da simpatici asinelli allo stato brado e docilissimi. A tal riguardo ricordate di chiudere sempre i cancelletti lungo il percorso per no far sfuggire i ciuchini. Tanta bellezza è stata riconosciuta dalla regione Lazio nel 2008, con il titolo di Monumento Naturale.
Il Nostro Percorso
Siamo partiti dal parcheggio vicino alle poste e al comune di Corchiano, girando a sinistra su via Roma siamo arrivati di fronte alla Chiesa di S. Egidio e da qui abbiamo preso la via Cava alla sua sinistra per scendere nella forra. Nella forra superato il ponte abbiamo fatto una piccola deviazione a sinistra per visitare le cascatelle. Tornati indietro al ponte abbiamo poi continuato a destra per visitare un'altra via cava. Abbiamo di nuovo oltrepassato il ponte per seguire il percorso ben segnato alla sinistra del fiume. Una volta superato il paese abbiamo riattraversato il fiume su un altro ponte, questa volta di origine romana, per visitare la via cava della Spigliara (l'ultima è la più maestosa). Ridiscesi per la via cava abbiamo superato nuovamente il ponte per continuare un breve tratto lungo il Rio Fratta. Giunti al termine del percorso siamo ritornati indietro sui nostri passi fino a prendere la deviazione che ci ha consentito di risalire al paese. Al termine del giro ci siamo fermati per un ottimo pranzo alla Taverna delle Forre prima di tornare nuovamente alla macchina.
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